Qui non mi trovate,
io qui non ci sono.
Sto nella stanza accanto
dove non c'è nessuno.

12.3.10

BIG BIGELOW


Adesso che la regina dei cineasti è assurta al firmamento hollywoodiano, tutti hanno cominciato a parlare di lei: venerata come “Lady Oscar”.
Emmenomale!
Ma in quanti conoscono i suoi film? Quanti hanno visto The Hurt Locker quando è passato silenziosamente dai nostri circuiti nel 2008 senza sollevare la minima attenzione da parte di critica e mass media?
Così va il bel mondo. Resta invisibile chi non fa scempio di sè e del buon gusto, non crea scandali, non commette scelleratezze.
Prima dell'oscar si sapeva di lei che era la ex-moglie del grande James Cameron. Riconosciuta e rispettata come tante donne, solo in virtù dell’uomo più o meno potente a cui si accompagna.
Revenge! Una volta sbarazzatasi della palla al piede, la sinapsica Bigelow ne ha data di polvere da mangiare all’ex marito, siglando bellissimi film intanto che lui impiegava quindici anni a ideare e realizzare il suo capolavoro Avatar, il quale però deve accontentarsi di un prosaico premio “Cassetta."
Chissà come starà rosicando lo Sterminatore-Titanico mentre è intento a contare i bigliettoni verdi.
La vittoria assoluta della Bigelow è comunque di essere riuscita ad emergere in questo mondo di desolante maschilismo.
Di già, per recuperare il vantaggio perso, si è cominciato ad insinuare di lei che sia “una regista donna che fa film da uomini”.
Ancora nel 2010 dobbiamo sentir fare queste distinzioni sessiste!
Quando non si sa dire chiaro che ci sono film che spaccano e lasciano dentro il segno e altri che lasciano solo i nostri soldi al botteghino.


L’intelligenza, lei almeno, non fa distinzioni fra genere maschile e femminile.
Si distribuisce fra tutti con magnanima imparzialità. Eserciti di maschi imbecilli e femmine sceme hanno raggiunto le loro dimensioni elefantiache mantenendo le più eque proporzioni.
E a questo punto nessuno speri che mi trattenga a parlare dei film della Bigelow, impossibili da raccontare.
Non resta che vederseli: FIGHT OR FLIGHT come si dice, adrenalina pura... droga e condanna del terzo millennio.
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