edward hopper 1921
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Voglio che tu sappia una cosa.
Tu sai com'è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco vicino al fuoco l'impalpabile cenere
il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se ciò che esiste,
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m'attendono.
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Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d'amarti a poco a poco.
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Se d'improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
ché già ti avrò dimenticata.
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Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere che passa per la mia vita
e ti decidi a lasciarmi sulla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno, in quell'ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.
/Ma se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile,
se ogni giorno sale alle tue labbra
un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mia,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amata,
e finché tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.
Pablo Neruda 1923
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