Pedro Salinas
La voz a ti debida
Salvador Dalì
The Persistence of Memory 1931
E' stato, accadde, è vero.
Fu in un giorno, fu una data
che segna il tempo al tempo.
Fu in un luogo che io vedo.
I suoi piedi toccavano il suolo,
questo stesso che tutti tocchiamo.
Il suo vestito era simile ad altri
che indossano altre donne.
Il suo orologio sfogliava calendari
senza scordare un'ora,
come contano gli altri.
E quello che lei mi disse
fu in una lingua del mondo,
con grammatica e storia.
Così vero
che sembrava menzogna.
No.
Devo viverlo dentro,
me lo devo sognare.
Togliere il colore, il numero,
il respiro tutto fuoco
con cui mi bruciò nel dirmelo.
Mutare tutto in forse,
in mero caso, sognandolo.
Così quando vorrà smentire
ciò che mi disse allora,
non mi perdonerà il dolore
d'una felicità perduta
che io tenni fra le braccia,
come si tiene un corpo.
Crederò di aver sognato.
Che tutte quelle cose così vere
non ebbero corpo nè nome.
Che perdo un'ombra,
un sogno solo.
Nessun commento:
Posta un commento