We had goldfish and they circled around and around
in the bowl on the table near the heavy drapes
covering the picture window and
my mother, always smiling, wanting us all
to be happy, told me, "be happy Henry!"
and she was right: it's better to be happy if you can
but my father continued to beat her and me several times a week while
raging inside his 6-foot-two frame because he couldn't
understand what was attacking him from within.
my mother, poor fish,
wanting to be happy, beaten two or three times a
week, telling me to be happy: "Henry, smile!
why don't you ever smile?"
and then she would smile, to show me how, and it was the
saddest smile I ever saw.
one day the goldfish died, all five of them,
they floated on the water, on their sides, their
eyes still open,
and when my father got home he threw them to the cat
there on the kitchen floor and we watched
as my mother smiled.
Charles Bukowski
Henri Matisse - Pesci rossi 1912 olio su tela |
Avevamo dei pesci rossi, e giravano giravano
dentro alla boccia sul tavolo, vicino alle pesanti tende
che coprivano il vano della finestra;
mia madre, sempre sorridente, desiderava vederci tutti contenti,
e mi diceva : "sii felice Henry!"
Aveva ragione, meglio essere felici, quando è possibile.
Ma mio padre ci picchiava continuamente
rabbioso di non capire che cosa fosse a minacciarlo
dentro quella sua mole di 100 kg. e passa.
E mia madre che, poveretta, presa a botte ogni due giorni,
voleva essere felice, mi diceva: "Henry sorridi, perché mai non sorridi ?"
cercando di sorridere lei, per darmi l'esempio.
Il suo era il sorriso più triste che si potesse vedere.
Un giorno i pesci rossi han tirato le cuoia, tutti e cinque.
Galleggiavano su un fianco, a pelo d’acqua, con gli occhi aperti.
Quando mio padre tornò a casa li lanciò al gatto,
direttamente sul pavimento della cucina,
e noi la guardammo, ma stava sorridendo.
(Traduzione di mca)
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