Qui non mi trovate,
io qui non ci sono.
Sto nella stanza accanto
dove non c'è nessuno.

14.6.11

L'ORO DI NAPOLI- il piombo di milano

L'oro di Napoli oggi sta sotto terra. 
Sotterraneo come le stazioni della nuova metropolitana appena inaugurate sotto la sovrintendenza del critico d'arte Achille Bonito Oliva.
Gli spazi interni ed esterni delle stazioni hanno accolto oltre 180 opere di 90 tra i più prestigiosi autori contemporanei, rendendosi fra gli esempi più interessanti di museo decentrato e distribuito sulla intera area urbana.
Un museo che non è più spazio chiuso e luogo di concentrazione delle opere d’arte, ma un percorso espositivo aperto, per una fruizione più dinamica del manufatto artistico.
La realizzazione delle stesse stazioni, affidata ad architetti di fama internazionale ha rappresentato un momento di forte riqualificazione di vaste aree del tessuto urbano.
Per primi se ne sono accorti gli studenti dell' Università Federico II quando si sono aperti i tornelli della nuova stazione disegnata da capo a piedi dall'artista architetto egizio-canadese Karim Rashid, noto dagli anni '90 per le sue sperimentazioni nell'applicazione del digitale in campi come architettura e design.
Uno spazio lucido dai colori fluorescenti, di forte impatto visivo. Una discesa alle banchine nel ventre di Napoli come fosse una discesa all' inferno stesso o, se si preferisce, al paradiso, vigilati dai profili di Dante e Beatrice proiettati sugli scalini, quasi l' invito a prepararsi a un viaggio in uno stato mentale concentrato. 
A simbolo della concentrazione fra neuroni, si erge la gigantesca scultura Synopsis che suggella la metafora del mondo della rete e la rete del mondo cerebrale.


Design & Mobilità
 
Una serie di pannelli illuminati utilizzano un sistema di stampa lenticolare ottenendo efficaci effetti di animazione tridimensionale. Un effetto allo stesso tempo gelido e allegro per i colori acidi delle composizioni e la saturazione decorativa delle pareti, dei soffitti e della pavimentazione.
Più che luogo di rapidi flussi, la galleria sembra offrirsi al piacere dei flaneurs.



Il vero oro di Napoli potrebbe essere lo stesso Achille Bonito Oliva, curatore e coordinatore artistico dell'allestimento delle nuove stazioni della metropolitana il cui intento è di rendere i luoghi della mobilità più attraenti e offrire a tutti la possibilità di un incontro con l’arte contemporanea.

Secondo Bonito Oliva, il critico non deve essere più il mero sostenitore di una sola poetica o il "semplice mediatore" fra artista e  pubblico. 
Il critico deve in realtà agire come un "cacciatore", un elaboratore di idee che si affianca all'artista con funzione creativa, senza identificarsi in un unico movimento artistico.




Fra le sue iniziative più note e al quale il suo nome è indissolubilmente legato, vi è la promozione e la guida del gruppo artistico "Transavanguardia", la cui estetica di base celebra il ritorno alla pratica tradizionale dell'arte, contrapponendosi all'ideologia progressista delle avanguardie, con opere che riprendono pittura e scultura, sino ad allora negate risolutamente da parte di quasi tutto lo schieramento dell'arte "concettuale".


  la Metropolitana Milanese
Lo stesso non si può dire delle stazioni della metropolitana di Milano, che anche da nuove appaiono già vecchie.
Per non parlare delle linee più antiche, la rossa e la verde, costruite negli anni 60/80  inadeguate al carico di traffico, malconce e maleodoranti, rappezzate, soffocanti e rumorose, sporche e deprimenti.
Sig. ABO quando farà un salto anche da noi?

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