io, un volto non rasato,
dove le rughe sono profonde, analizzo le tracce.
Pensieri come bestiame,
avanzano sulla strada per bere,
estati perdute ritornano, ad una ad una,
profonda come il cielo viene la malinconia,
per la pianta di carice che fu,
e le nuvole che allora rotolavano più bianche.
che tutto è come allora e irraggiungibile
perché sono al mondo.
Perché mi prende la malinconia?
Gli stessi lillà profumano come allora.
Credimi: c’è un’immutabile felicità
Credimi: c’è un’immutabile felicità
Lars Gustafsson
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