Qui non mi trovate,
io qui non ci sono.
Sto nella stanza accanto
dove non c'è nessuno.

22.9.11

La fotografia è la possibilità di racconto di una vicenda umana

"La fotografia è per me un mestiere, una maniera di vivere, il filtro attraverso il quale entro in relazione con il mondo e il mondo con me. Tentativo di comprendere e comprendersi. La ricerca, forse assurda, di istanti di senso e di forma nel caos della vita.
Ma dopo quarant'anni di mestiere e di riflessione sono arrivato alla convinzione che la massima ambizione per una fotografia sia di finire in un album di famiglia."




Feste religiose in Sicilia
Pasqua a Enna - 1962


Ferdinando Scianna è nato a Bagheria nel 1943. Fortunato fu per lui l'incontro con Leonardo Sciascia nel 1963 quando lo scrittore si recò a visitare la sua prima mostra fotografica che aveva per tema le feste popolari in Sicilia. Fra i due nacque immediatamente un'amicizia e Sciascia partecipò con prefazione e testi alla stesura del suo primo libro, Feste religiose in Sicilia, che gli fece vincere il premio Nadar nel 1966.




RACALMUTO 1964
Leonardo Sciascia

Profondamente legato alla Sicilia, che iniziò a fotografare da giovanissimo, in modi diversi e a volte conflittuali, Scianna ha una grande vivacità intelletuale, una passione di vivere sempre desta, e una divorante voglia di conoscere luoghi, persone e situazioni nuove.
E' questo il tratto significativo della sua personalità umana e professionale. A diciassette anni la fotografia è già quasi un'ossessione per lui. Nascono i primi intensissimi ritratti della gente di Bagheria, volti famigliari che compongono l'abituale scenario di vita che il giovane fotografo riprende in modo affettuoso e con  sorprendente "consapevole inconsapevolezza".
La fotografia è la possibilità di un racconto della vicenda umana, è una certa maniera di vedere le cose, di leggere, pensare e situarsi nei confronti del mondo.







Il libro ha un'eco straordinaria, sia per le immagini del giovane Ferdinando, sia perchè Sciascia sottolinea nella prefazione del libro la matrice materialistica della religiosità popolare siciliana. 
Sulla scia del successo del libro, Scianna lascia la Sicilia per Milano, dove viene assunto dalla rivista L'Europeo. Scianna impara a muoversi con velocità e ad affrontare giornalisticamente qualsiasi situazione.  

 Nel 1974 il giornale lo invia a Parigi, dove inizia a lavorare a tutto tondo, perfettamente inserito nella realtà francese, scrivendo articoli e occupandosi dei temi più diversi, dall'economia alla politica, al costume. E' proprio in quel periodo che egli stesso inizia a descriversi come il fotografo che scrive.
A Parigi conosce Henry Cartier-Bresson. Il grande fotografo lo introdurrà nel 1982 - come primo italiano -  nella prestigiosa agenzia Magnum Photos, di cui diventerà socio a tutti gli effetti nel 1989.



BEIRUT - LIBANO 1976
Combattente cristiano
Tornato a Milano, Scianna inizia a lavorare come fotografo indipendente, realizzando importanti reportage dall'estero e prendendo contemporaneamente contatto col mondo della moda grazie ai due stilisti emergenti Dolce e Gabbana, che gli affidano la realizzazione della loro campagna pubblicitaria nella sua familiare Sicilia, ritraendo la splendida modella Marpessa nei luoghi da lui già celebrati.
Fu un risultato di grande effetto che si discostava notevolmente dalla ritualità delle immagini patinate destinate alla moda e gli spalancò le porte della fotografia pubblicitaria.
"Non pretendo di cambiare il mondo con le fotografie. Mi ostino a credere, però che le cattive fotografie lo peggiorino.
A volte i reporter sono testimoni di momenti eccezionali, di grandi avvenimenti della storia. Tutto questo produce importanti documenti, qualche volta persino grandi fotografie. Se devo essere sincero però, i momenti che più mi piace ricordare sono quelli rari nei quali, magari sotto casa, la realtà sembrava miracolosamente organizzarsi in modo che io potessi coglierne un istante, significativo e irripetibile. "
Con il concittadino Giuseppe Tornatore,
in occasione del suo nuovo film Baarìa,
ha pubblicato nel 2009 il libro fotografico
Baaria Bagheria

Hachette/Il sole24ore
(mca ringrazia)

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