On aura vu aussi ces femmes - en rêve ou non
mais toujours dans les enclos vagues de la nuit -
sous leurs crinières de jument, fougueuses,
avec de longs yeux tendres à lustre de cuir,
non pas la viande offerte à ces nouveaux étals de toile,
bon marché, quotidienne, à bâfrer seul entre deux draps,
mais l'animale soeur qui se dérobe et se devine,
encore moins distincte de ses boucles, de ses dentelles
que l'onduleuse vague ne l'est de l'écume,
le fauve souple dont tous sont chasseurs
et que le mieux armé n'atteint jamais
parce qu'elle est cachée plus profond dans son propre corps
qu'il ne peut pénétrer - rugirait-il d'un prétendu triomphe -,
parce qu'elle est seulement comme le seuil
de son propre jardin, ou une faille dans la nuit
incapable d'en ébranler le mur, ou un piège
à saveur de fruit ruisselant, un fruit,
mais qui aurait un regard - et des larmes.
*
Philippe Jaccottet
mais toujours dans les enclos vagues de la nuit -
sous leurs crinières de jument, fougueuses,
avec de longs yeux tendres à lustre de cuir,
non pas la viande offerte à ces nouveaux étals de toile,
bon marché, quotidienne, à bâfrer seul entre deux draps,
mais l'animale soeur qui se dérobe et se devine,
encore moins distincte de ses boucles, de ses dentelles
que l'onduleuse vague ne l'est de l'écume,
le fauve souple dont tous sont chasseurs
et que le mieux armé n'atteint jamais
parce qu'elle est cachée plus profond dans son propre corps
qu'il ne peut pénétrer - rugirait-il d'un prétendu triomphe -,
parce qu'elle est seulement comme le seuil
de son propre jardin, ou une faille dans la nuit
incapable d'en ébranler le mur, ou un piège
à saveur de fruit ruisselant, un fruit,
mais qui aurait un regard - et des larmes.
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Philippe Jaccottet
Ophelia |
Le avremo ben viste anche queste donne - in sogno o no,
ma sempre nei recinti vaghi della notte -
focose sotto le loro criniere di giumenta,
con larghi occhi teneri dai bagliori di cuoio,
non già la carne in quotidiana svendita alle nuove
macellerie di immagini, che ingurgiti
solo, fra le lenzuola,
ma l'animale sorella che sfugge e s'indovina,
ancora meno distinta dai suoi riccioli, dalle sue trine
di quanto la vaga linea dell'onda sia dalla schiuma,
l'agile fiera di cui tutti vanno a caccia
e che il più armato non raggiunge mai
perché è nascosta giù in fondo al suo stesso corpo
ch'egli non può penetrare - se anche ruggisse di vano trionfo -
perché ella è soltanto la soglia
del suo stesso giardino,
o un'incrinatura nella notte
incapace di abbatterne il muro, o una tagliola
dal sapore di frutto gocciolante, solo un frutto,
ma dotato di sguardo - e anche di lacrime.
- trad. Philippe Jaccottet (chapeau!) -
ma sempre nei recinti vaghi della notte -
focose sotto le loro criniere di giumenta,
con larghi occhi teneri dai bagliori di cuoio,
non già la carne in quotidiana svendita alle nuove
macellerie di immagini, che ingurgiti
solo, fra le lenzuola,
ma l'animale sorella che sfugge e s'indovina,
ancora meno distinta dai suoi riccioli, dalle sue trine
di quanto la vaga linea dell'onda sia dalla schiuma,
l'agile fiera di cui tutti vanno a caccia
e che il più armato non raggiunge mai
perché è nascosta giù in fondo al suo stesso corpo
ch'egli non può penetrare - se anche ruggisse di vano trionfo -
perché ella è soltanto la soglia
del suo stesso giardino,
o un'incrinatura nella notte
incapace di abbatterne il muro, o una tagliola
dal sapore di frutto gocciolante, solo un frutto,
ma dotato di sguardo - e anche di lacrime.
- trad. Philippe Jaccottet (chapeau!) -
Philippe Jaccottet è un poeta, traduttore e critico svizzero nato a Moudon il 30 giugno 1925. Dopo gli studi in lettere all'università di Losanna, ha vissuto a Parigi, lavorando come corrispondente dell'editore Mermod.
Dal 1953 si è stabilito nel Sud della Francia con la moglie pittrice.
Traduttore dal greco (Odissea), dal tedesco (Goethe, Hölderlin, Rilke, l'opera omnia di Robert Musil), dall'italiano (Leopardi, Carlo Cassola, Giuseppe Ungaretti, Giovanni Raboni) e dallo spagnolo (Góngora). Considerato uno dei maggiori poeti contemporanei europei è stato più volte candidato al Premio Nobel. (Wiki)
Dal 1953 si è stabilito nel Sud della Francia con la moglie pittrice.
Traduttore dal greco (Odissea), dal tedesco (Goethe, Hölderlin, Rilke, l'opera omnia di Robert Musil), dall'italiano (Leopardi, Carlo Cassola, Giuseppe Ungaretti, Giovanni Raboni) e dallo spagnolo (Góngora). Considerato uno dei maggiori poeti contemporanei europei è stato più volte candidato al Premio Nobel. (Wiki)
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Proprio bella!
RispondiEliminaSì, da premio Nobel.
RispondiEliminagrazie della visita, mca