Qui non mi trovate,
io qui non ci sono.
Sto nella stanza accanto
dove non c'è nessuno.

18.9.10

ABC ...D COME DIGNITA'


A

B


"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori alla organizzazione politica, economica e sociale del Paese."

      Una domanda rivolta a tutti e quindi anche lei è invitato, gentile on.Gianfranco Fini, perchè avendo recentemente citato l'art. 3 della Costituzione italiana in difesa della dignità femminile, ha ancora maggiore diritto di darci la sua opinione rispetto a un concetto astratto e controverso, rispondendo ad una precisa domanda circostanziata.
La domanda in questione è questa:  riferendosi esclusivamente all'apparenza esteriore, una delle due signore qui sopra ha meno dignità dell'altra?   
E se sì, quale delle due ne avrebbe di meno?


C
Nessuno si sogna di mettere in discussione la dignità di chi è ideatore, finanziatore ed interprete di spettacoli intellettualmente osceni che quotidianamente ci vengono propinati .
E di quella di coloro che ne compongono la fitta audience .

Con il termine dignità, si usa riferirsi al sentimento che proviene dal considerare importante il proprio valore morale, intellettuale e la propria onorabilità, e di ritenere importante tutelarne la salvaguardia e la conservazione.


Per i modi della sua formazione e le sue caratteristiche intrinseche, questo sentimento si avvicina a quello di autostima, ovvero di considerazione di sé, delle proprie capacità e della propria identità. Pertanto il concetto di dignità dipende anche dal percorso che ciascuno sceglie di compiere, sviluppando il proprio "io".

Ugualmente si riconosce dignità alle alte cariche dello Stato, politiche od ecclesiastiche, richiedendo che chi le ricopre ne conservi le alte caratteristiche. (Wikipedia)

Forse si dovrebbe fare ordine nei nostri cassetti prima di attaccare e rendersi persecutori di chi non è allineato con le nostre convinzioni.
mca
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3 commenti:

  1. “limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”
    Mi sembra questo il punto focale dell’articolo 3. Un problema di libertà. I talebani non permettono alle loro donne di uscire di casa senza indossare il burka. Tu, se non vuoi vedere immagini volgari, puoi cambiare canale TV, evitare quel film, non comprare quella rivista.
    Le donne dell’integralismo mussulmano non hanno questa libertà di scelta, anche perché in molti paesi mussulmani le regole religiose sono legge dello Stato. Non c’è libera Chiesa in libero Stato. Del resto così era anche da noi in occidente in passato: cuius regio, eius religio. Ci sono voluti secoli per conquistare la libertà odierna. Perché pensi che le donne dell’integralismo mussulmano – non dico le donne mussulmane in genere – non abbiano lo stesso diritto? Si può avere dignità senza libertà, ma è una dignità ferita.
    Ciao, Fabricio

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  2. caro Fabricio,
    perché non mettere avanti la dignità delle donne italiane (o brasiliane se preferisci) che è ormai al lumicino, e lasciare in pace i mussulmani? non voglio con questo sottovalutare i loro problemi che più che di costume definirei culturali.
    anche noi ci abbiamo messo il tempo che c’è servito e ci siamo sempre ribellati a qualsiasi sovranità.
    guardare in casa degli altri è un modo per evitare di prendere atto dei nostri problemi.
    secondo te, la libertà si deve imporre con la forza oppure è una graduale conquista delle coscienze? Dove abbiamo preteso di portare la “nostra libertà” non abbiamo forse lasciato solo disastri?
    e poi di quale libertà si sta favoleggiando?
    quella di voto, con ampia scelta fra ciarlatani e cretini: caro elettore, cara elettrice preferisce morire di forca o di mannaia? Apponga una croce sul campo prescelto, e se rifiuta non pretenda mai più i diritti civili.
    Oppure quella di cambiare canale per passare da tette/culi alle partite di calcio, da notiziari pieni di telebugie a programmi di denuncia su abusi e illegalità continuamente commessi da chi ha il potere.
    quella dell’obbligo di sposarsi altrimenti un figlio fuori dal matrimonio non godrebbe degli stessi diritti degli altri, anche se poi il marito ci tiene di più alla macchina che alla moglie e la moglie più alla casa che al marito.
    quella che se non hai potere d’acquisto non hai diritto a dire la tua mai, quella di essere usati come cavie negli ospedali, quella che si speculi anche sulla nostra morte.
    da noi la persona umana è valutata per quanto può spendere (e non è mai abbastanza), mentre
    per lo stato è sempre più ricca di quanto finge di essere. se è donna non le si perdona di essere brutta, invece se è bella non le si perdonerà di invecchiare e se esce con i jeans o la minigonna e la violentano, poi non si lamenti.
    potrei andare avanti con la lista finché non si esaurisce lo spazio di Google.
    questo circuito di perversione, ce lo siamo creato noi e i più lo scambiano per libertà. certo in altri paesi questo blog non sarebbe consentito; ma la libertà di parola è qui tollerata anche perchè a nessuno frega un tubo di quello che si potrebbe dire, tanto sono tutti blindati e inattaccabili e la mia voce ha la stessa potenza di quella di un passero spennato...

    PS
    Voi uomini mesozoici, solitamente abulici, oziosi e negligenti verso i veri problemi delle donne, voi che vi infiammate tanto per il pallone e vi impegnate solo per le tre SSS, voi , con tutti i problemi trascurati che c’avete in casa, oggi vi ergete a paladini della donna mussulmana…ma non vi battete perchè possa ottenere il diritto di studiare, volete che si abolisca il burqa!

    " Ah ma a noi mica la date a bere,
    a noi il perché ci è chiaro :
    voi, la donna, iggnudda la volette
    perché a voi la donna piacce BOTTANA."

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  3. Se volevi lasciare le donne mussulmane fuori dalla discussione, dovevi fare a meno di inserire l'immagine della donna col burka e non usarla in confronto con l'altra immagine. Anche il discorso di Fini sulla dignità si riferiva a quel problema. Per quanto riguarda il diritto di studiare, penso che in Francia le donne mussulmane abbiano pari diritti delle francesi.
    Per il resto il tuo discorso è supeficiale, pieno di frasi fatte, di stereotipi e di insulti.
    Buona notte, Fabricio

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