A poem by Tony Hoagland
They have little tractors in their blood
inside their arms and legs, their
collarbones and heads.
That is why they yell and scream and slam the barbells
down into their clanking slots,
making the metal ring like sledgehammers on iron,
like dungeon prisoners rattling their chains
That is why they shriek their tires at the stopsign,
why they turn the base up on the stereo until it shakes the traffic light, until it
dryhumps the eardrum of the crossing guard.Testosterone is a drug,
and they say No, No, No until
they are overwhelmed and punch
their buddy in the face for joy,or make a joke about gravy and bottomless holes
to a middle-aged waitress who is gently
If they are grotesque, if
what they say and do is often nothing more
it is only because of the tractors,
the tractors in their blood,
revving their engines, chewing up the turf
inside their arteries and veins
It is the testosterone tractor
constantly climbing the mudhill of the world
and dragging the young man behind itby a chain around his leg.
of filthy exhaust
is where they live. It is the tractors
that make them
what they are. While they make being a manlook like a disease.
Tony Hoagland è uno scrittore e poeta americano, nato nel Nord Carolina nel 1953. Attualmente insegna alla Huston University. Nel 2006 fu fra i nominati al Nobel per la letteratura, tuttavia onorevolmente vinto da Orhan Pamuk. Le sue poesie sono per lo più di carattere caustico o faceto e analizzano la vita contemporanea americana. Ha scritto anche numerosi libri fra cui What Narcissism Means to Me (2003) e vinto altrettanti premi, ma nessuna delle sue opere è stata ancora tradotta in Italiano, facendolo così rimanere pressochè sconosciuto al grande pubblico.
I versi delle sue poesie sono rilassati, venati di impercettibile ironia, inframezzati di risonanze d'inattesa malinconia. Per l'occhio e per l'orecchio appaiono di un'ingannevole facilità, ma provateci a tradurli in italiano, senza che se ne sfumino via la poesia e la fluidità che racchiudono; io ci ho provato e la risposta inevitabile è stata: il talento fa sembrare facili cose che non lo sono per niente.
Del perché i ragazzi sono tanto sgradevoli
di Tony Hoagland
Hanno mini trattori nel sangue,
ad arrampicarsi per tutto il giorno su e giù
per braccia, gambe,
clavicole e teste.
Ecco perché sbraitano e gridano e sbattono giù
i bilancieri sulle loro guide,
producono suono metallico come mazze sul ferro,
come carcerati che trascinano le catene lungo i sotterranei.
Ecco perché fanno stridere i pneumatici sulla linea dello stop
e alzano il livello dell'autoradio
fino a scuotere il semaforo e
sfondare i timpani del vigile all’incrocio.
Il testosterone è droga,
e loro dicono No, No, No, fino a che
sopraffatti dalla gioia piazzano un pugno
in faccia al loro compagno
con la cameriera di mezza età che sta gentilmente
posando il piatto davanti a loro.
Se sono così grotteschi, se
quel che dicono o fanno è spesso niente più
di un cazzeggio demente,
è solo per colpa di quei trattori,
i trattori nel loro sangue,
col motore su di giri a masticare zolle
dentro alle loro vene e arterie.
È il trattore del testosterone
che continua a arrampicarsi sul monte di fango del mondo
e trascina il giovane dietro di sé,
incatenato alla caviglia.
schifose di gas di scarico
che vivono. I trattori
li rendono
come sono. Intanto che ne fanno un uomo,
assomigliano a una malattia.
volonterosa traduzione di mca
(Perdoni l'autore se il risultato
non corrisponde alle intenzioni)
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