Metti in versi la vita,
Magritte |
trascrivi fedelmente,
senza tacere particolare alcuno,
l’evidenza dei vivi.
Ma non dimenticare che vedere
non è sapere, né potere,
bensì ridicolo
un altro voler essere che te.
Nel sotto e nel soprammondo
s’allacciano complicità di visceri,
saettando occhiate d’accordi.
E gli astanti s’affacciano
al limbo delle intermedie balaustre:
applaudono, compiangono entrambi i sensi
del sublime – l’infame, l’illustre.
Inoltre metti in versi che morire
è possibile più che nascere
e in ogni caso l’essere è più del dire.
Giovanni Giudici 26 giugno 1924 – 24 maggio 2011
La vita in versi
da Autobiologia
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