Qui non mi trovate,
io qui non ci sono.
Sto nella stanza accanto
dove non c'è nessuno.

31.7.09

IL DONO CHE MAI DIMENTICHI : 31 LUGLIO







"Zibaldone di marycrissy e nickcognome"
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CARTEGGIO 2000-2007 fra DC e MCA









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----- Original Message -----
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From: cristina
To:
nickcognome
Sent: Sunday, November 28, 2004 2:46 PM
Subject: TU SEI LA CHIAVE E LA GIARA PIENA D'OLIO


NON MI E' SFUGGITO IL TUO DOLCE RICHIAMO.
E IL MIO CUORE RISPONDE RIEMPIENDOSI DI GIOIA.
SEI MEGLIO DI UNA TORTA ALLA PANNA, TU, SCINTILLANTE DI CANDELINE ACCESE.
STAI DANDO UNA TIRATINA AL FILO CHE CI UNISCE PERCEPENDOLO UN PO' ALLENTATO?
NO, IO CONTINUO A SENTIRTI COME TI HO SEMPRE SENTITO.
E' SOLO LA DISTANZA CHE PRENDO A POCO A POCO DALLE COSE, CHE MI FA ALLONTANARE A MOMENTI, MA NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LA TENUTA DEGLI AFFETTI.

IN FONDO, L'AMORE NON E' PROPRIO CONOSCENZA E MANCANZA?


...ALMENO COSI' SI DICE..
ED E' BELLO CHE SIA ANCHE TU A VENIRE A PRENDERMI QUALCHE VOLTA...
SE FORSE TEMI QUALCOSA E' PERCHÉ NON SAI DI ESSERE LA COLLANINA APPESA AL MIO COLLO CHE NON VIENE TOLTA MAI NEMMENO PER DORMIRE.
PROPRIO IERI MI CHIEDEVO COSA DETERMINI IL RIUSCIRE A FARSI AMARE SEMPRE, SENZA FINIRE NELLA RETROGUARDIA.
MI STO RISPONDENDO QUESTO: POTREBBE MAI L'AMORE ESSERE QUALCOSA DI INTERMITTENTE CHE SALE E SCENDE COME LA FEBBRE NEL TERMOMETRO?

OPPURE E' QUALCOSA CHE, DAL MOMENTO IN CUI PRENDE RADICE, NON POTRA' PIU' SMETTERE DI ESSERCI?

CON TE ME NE STO COME L'AGRICOLTORE CHE VEDE GERMOGLIARE LE SUE PIANTAGIONI.
RIFLETTEVO ANCHE, NEL CASO INOPPORTUNO IO SPARISSI , SU COSA POTERTI LASCIARE IN EREDITA' DI ME STESSA, OLTRE QUELLE POCHE ORME TRACCIATE DALLA MIA INCURSIONE NELLA TUA ESISTENZA.
SOPRA OGNI ALTRA COSA VORREI TI RIMANESSE LA CONVINZIONE DI ESSERE RIUSCITO A COLMARE PARTE DEL MIO VUOTO ESISTENZIALE, DI AVER RAPPRESENTATO L'INCONTRO A LUNGO INSEGUITO, QUELLO CAPACE DI FAR RETROCEDERE DA UNA DIMENSIONE EGOCENTRICA, PER ACCOGLIERE L'ALTRO NEL PROPRIO SPAZIO EMOTIVO, SENZA BARRIERE DI ETA', CULTURA O APPARTENENZA, FACENDONE UN PROPRIO ORIZZONTE PER PURO COMPLETAMENTO DI SE', SCEVRO DA QUALSIASI BRAMOSIA.
QUESTA ED ALTRE DOMANDE MI STAVO PONENDO IN QUESTI GIORNI E LE RISPOSTE ECCO CHE STANNO ARRIVANDO, PRIMA ANCORA CHE IO ABBIA FINITO DI FORMULARLE, PERCHE' TU OGGI, SENZA CHE SIA IL MIO COMPLEANNO, CHE COMUNQUE MAI DIMENTICHI, MI OFFRI LA DOLCE TORTA DELLA TUA PRESENZA, ILLUMINATA DI CANDELINE ACCESE.
E' PER QUESTO CHE INSISTO NEL CREDERE CHE TU ABBIA UN FELICE SESTO SENSO, QUELLA SOFISTICATA STRUMENTAZIONE DI CUI VIENE DOTATO CHI SA AMARE L'ALTRO CON LA STESSA RESPONSABILITÀ CON CUI AMA SE STESSO , IL SONAR CHE PERMETTE DI SCANDAGLIARE I FONDALI DEL CUORE, IL RADAR PER NAVIGARE IN SICUREZZA NELL'OSCURITA' DELLA MENTE DELL'ALTRO, CONSENTENDO DI PERCEPIRE TUTTO IN MODO PIU' CHIARO ANCHE SENZA VEDERE NIENTE.
CON TE SI PUO' GUARDARE L'ULIVO CARICO DI FRUTTI MENTRE LA GIARA E' PIENA D'OLIO.
ECCO PERCHÉ RIESCO A SCRIVERE, OLTRE CHE A PENSARE DI FARLO: SEI TU LA CHIAVE CHE MI LIBERA DEI CEPPI, LA BENEFICA PIOGGIA A LAVARE VIA LA POLVERE, LA MANO FORTE CHE SA SCROLLARE I RAMI.
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30.7.09

TI CERCO



Si, al di là della gente
ti cerco.
Non nel tuo nome, se lo dicono,
non nella tua immagine, se la dipingono.
Al di là, più oltre.


Al di là di te ti cerco.
Non nel tuo specchio e nella tua scrittura,
nella tua anima nemmeno.
Di là, più oltre.


Al di là, ancora,
più oltre di me ti cerco.
Non sei ciò che io sento di te.
Non sei ciò che sta palpitando
con sangue mio nelle vene,
e non è me.

Al di là, più oltre ti cerco.
E per trovarti,
cessare di vivere in te, e in me,
e negli altri.
Vivere ormai al di là da tutto,
sull'altra sponda di tutto
......per trovarti...

come fosse morire.

Pedro Salinas
La voce a te dovuta
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26.7.09

IL LIBRO DELL'INQUIETUDINE

Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares
(Livro do desassossego por Bernardo Soares)
FERNANDO PESSOA

Con prefazione di Antonio Tabucchi
Giangiacomo Feltrinelli Editore - marzo 2009


L’unica opera narrativa che il poeta portoghese Fernando Pessoa ci abbia lasciato: un mazzo di fogli e di appunti disordinati, presi a penna e destinati ad un libro che per vent’anni rimase nel cassetto della sua mente, un libro-progetto mai decollato, un work-in-progress che non ebbe compimento.

Raccolti e messi insieme a trent’anni dalla sua morte con un'attenta opera di intarsio e tessitura da parte dei posteri, questi appunti sono defluiti in questo libro mitico, che trae oggi la sua compiutezza proprio dalla mancata realizzazione di allora.
Prosa che si fa poesia o poesia pura consegnata alla prosa?
In esso è consacrata la dissoluzione dei generi letterari a favore di un non-genere, vi è sublimata l’eteronimia di Pessoa, più avanti ripresa e sviluppata da Saramago con i suoi molteplici.
Il protagonista Soares, eteronomo dell’autore, sta alla finestra a catturare la vita , liberandola poi in un suo luogo interiore misterioso, sull'invisibile soglia che separa l’Io dall’inconscio o forse li unisce.
Eternamente cangiante nei colori e perpetuo nei ritmi e nella forma, egli viaggia in “una galassia che non sta in nessun luogo”, ci documenta drammaticamente la sua “degustazione del nulla”.
Sublime.
///////////////////////////////M.C.Escher - 1948


Il sopraggiungere dell’estate mi rattrista. Si potrebbe credere che la luminosità delle ore estive conforti colui che non sa chi è.
Ma non è così, io non ne resto confortato. C’è un troppo forte contrasto fra l’esuberante vita esterna e ciò che sento e penso, senza saper sentire né pensare: il cadavere perennemente insepolto delle mie sensazioni. Ho l’impressione di vivere in questa patria informe chiamata universo, sotto una tirannia politica che, anche se non mi opprime direttamente, tuttavia offende qualche principio occulto della mia anima.
E allora scende in me, sordamente, la nostalgia anticipata dell’esilio impossibile..
Ho soprattutto sonno. Non un sonno che ha in sé latente il privilegio fisico della quiete. E neppure un sonno che, per essere dimentico della vita e probabile latore di sogni, offra sul vassoio con il quale ci tocca l’anima i placidi doni di una grande abdicazione. No, questo è il sonno che non riesce a dormire, che pesa sulle palpebre senza chiuderle, è il sonno che opprime il corpo durante le grandi insonnie dell’anima.
….
Quando sono sdraiato, e solo un tenue filo mi lega alla vita, con quale chiarezza descrivo nelle mie riflessioni, dettandoli all’inerzia, i paesaggi che non potrò mai narrare e le frasi che non scriverò mai! Scandisco periodi interi, perfetti in ogni loro parola; ascolto trame di drammi che esistono nella mia immaginazione, seguo verso per verso la scansione ritmica di interi poemi.
Ma se mi muovo e mi siedo al tavolo per scriverle, le parole svaniscono e i drammi si interrompono, resta soltanto una remota nostalgia, provo la duplice tragedia di sapere che non esistono, ma che non sono state solo un sogno: qualcosa di esse ancora sopravvive sulla soglia astratta del mio averle pensate, del loro essermi apparse.
Sono stato un genio in qualcosa di più che nel sogno e in qualcosa di meno che nella vita.
La mia tragedia è questa: essere l’atleta che è caduto un attimo prima del filo di lana, mentre guidava la corsa.


20.7.09

20 luglio 1969


Primo allunaggio dei terrestri (o almeno così ci è stato fatto credere).
Pietra miliare nella conquista dello spazio o raggiro a danno dei soliti creduloni abituati a bersi qualsiasi fandonia?
Forse solo un film ideato e realizzato per creare un falso mito collettivo?
Se così fosse gli spetterebbe un oscar ad honorem...
Non ho mai visto il documento, ho sempre preso l'evento come verità accertata, senza mai pormi dubbi in merito.
Quello che mi son chiesta è quale sia stato lo scotto pagato qui come succede per qualsiasi conquista: se non abbia coinciso con una nuova era filosofica che sacrificava l'interpretazione idilliaca dei cieli con un'eclissi ideologica e irreversibile del " romanticismo".

Lo sguardo che osserva la luna oggi ha perso per sempre l'incanto appartenuto a Leopardi, a Van Gogh...









che fai tu luna in ciel,
dimmi, che fai silenziosa luna?









Che ce stai a fà oggi, tu luna in ciel, se non sei più complice con le stelle dei nostri picchi ormonali?

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12.7.09

IL LUPO DELLA STEPPA




Io lupo della steppa trotto e trotto,
il mondo giace avvolto nella neve,
dalla betulla svolazza lento un corvo
ma in nessun luogo una lepre, un capriolo!
Dei caprioli sono tanto innamorato,
cosa sarebbe se potessi trovarne uno!
Lo prenderei tra i denti, tra le zampe,
non c'è niente di altrettanto inebriante.
Sarei con lui gentile, affettuoso,
i denti affonderei nei tenui lobi,
mi sazierei del sangue suo scarlatto
per poi ululare nella notte nera.
E mi accontenterei anche di una lepre,
dolce il sapore, di notte, della sua calda carne.
Ma dunque tutto, tutto mi è negato
ciò che un poco rasserena la mia vita?
Sulla mia coda già è ingrigito il pelo
e anche la vista mi s'annebbia e oscura;
da tempo mi lasciò la mia compagna.
Ed ora trotto e sogno caprioli,
trotto e sogno di lepri mentre il vento
sibila nel gelo dell'inverno,
la mia gola riarsa ingozza neve,
e l'anima mia misera do al demonio.
Hermann Hesse
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5.7.09

PADRONE...

-------------xxxxtienimi con te
--------------non mi abbandonare
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WOODSTOCK - THE AFTER PARTY


50° anniversario del Festival di Woodstock

Milano, Triennale Bovisa fino al 20/09/2009

L'evento epocale si svolse nell'agosto 1969 aWhite Lake, New York, richiamando giovani hyppies e "capelloni" da ogni angolo d'America per celebrare un grande festival della musica rock.

Per tre giorni e tre notti si esibirono senza interruzione i miti della musica internazionale dell'epoca: Jimi Hendrix, Carlos Santana, gli Who, Crosby Stills Nash & Young, Joe Cocker, Joan Baez, Jeff Beck...

Un grandioso evento che mobilitò quasi mezzo milione di persone desiderose di condividere nella musica i loro ideali di libertà, amore e pace, creando un nuovo modello di aggregazione che è considerato ancor oggi simbolo di riferimento dell'emancipazione e della controcultura giovanile.

In occasione di questa ricorrenza, per tutta estate anche Milano, sulla scia di NY e Berlino, tributerà il proprio omaggio con una retrospettiva composta di documenti fotografici, musiche e video proiezioni. Inoltre tutti i giovedì dalle 19:00 una DJ session e, a seguire, rassegna di films e documentari che interpretano lo spirito delle beat generations, i loro ideali, il disagio esistenziale, le ribellioni e la rabbia raccontati attraverso 40 anni di storia.

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