Qui non mi trovate,
io qui non ci sono.
Sto nella stanza accanto
dove non c'è nessuno.

2.4.10

IL VANGELO SECONDO GESU' CRISTO

Le guardie del tempio e i soldati di Erode vennero ad arrestare Gesù alle prime luci del mattino.
Dopo avere accerchiato silenziosamente l’accampamento, irruppero in gruppo, armati di spade e lance, e il loro comandante gridò, Dov’è quello che afferma di essere il re dei giudei, e di nuovo, Si faccia avanti colui che dice di essere il re dei giudei, allora Gesù uscì dalla sua tenda, insieme a Maria Magdalena che piangeva, e disse, Io sono il re dei giudei. Gli si avvicinò subito un soldato che gli legò le mani, sussurrandogli nel contempo, Anche se oggi vieni arrestato, se un giorno sarai il mio re, ricordati che l’ho fatto per ordine altrui, e se allora mi ordinerai di imprigionarlo, io ti obbedirò come obbedisco adesso, e Gesù disse, Un re non arresta un altro re, un dio non ammazza un altro dio, proprio per arrestare e uccidere sono stati fatti gli uomini comuni. A Gesù legarono anche una corda ai piedi in modo che non potesse scappare, ed egli disse tra sé e sé, perché lo credeva, Troppo tardi, sono già fuggito.
E rivolgendosi a chi comandava aggiunse, Lascia andare questi uomini che erano con me, sono io il re dei giudei, non loro, e avanzò verso i soldati che lo circondarono. Il sole era sorto e sovrastava le case quando la folla con Gesù innanzi, fra i due soldati che tenevano ciascuno un cappio della corda che gli legava le mani, cominciò a salire verso Gerusalemme. Seguivano i discepoli e le donne, irati quelli, singhiozzando queste, Che cosa dobbiamo fare, si domandavano a mezza voce, assalire i soldati e cercare di liberare Gesù, magari morendo nella lotta, oppure disperderci prima che arrivi un ordine di arresto anche per noi, ma non riuscivano a scegliere fra questo e quello, e perciò non fecero alcunché, continuarono a seguire a distanza il drappello dei militari.


A un certo punto videro che il gruppo in testa si era fermato e non ne capirono il motivo, a meno che non fosse giunto un contrordine e stessero sciogliendo i nodi della corda che imprigionava Gesù, ma per pensare una cosa simile bisognava essere davvero matti, e qualcuno lo era, ma non a sufficienza.
Un nodo si era sciolto infatti, ma quello della vita di Giuda Iscariota; perché lì, a un albero di fico, sul ciglio della strada per cui Gesù sarebbe dovuto passare, appeso per il collo, c’era il discepolo che s’era offerto affinché potesse compiersi l’ultima volontà del maestro. Il comandante della scorta fece segno a due soldati di recidere la corda e calare il corpo. E’ ancora caldo, disse uno; era anche possibile che Giuda Iscariota seduto su un ramo di quel fico, con il cappio al collo, fosse rimasto pazientemente ad aspettare di veder spuntare Gesù, laggiù dalla curva della strada, per lasciarsi cadere dal ramo, in pace con se stesso per aver adempiuto al suo dovere. Gesù si avvicinò, i soldati non glielo impedirono, e osservò lungamente il viso di Giuda, sfigurato dalla rapida agonia, E’ ancora caldo, ripeté il soldato, allora Gesù pensò che se avesse voluto avrebbe potuto compiere su quest’uomo l’atto di risuscitarlo, perché potesse avere in altro giorno e in altro luogo, la propria irrinunciabile morte, distante e oscura, e non la vita e il ricordo interminabili di un tradimento. Ma è risaputo che soltanto il figlio di Dio ha il potere di risuscitare, non certo il re dei giudei che si trovava qui, lo spirito taciturno, con le mani e i piedi legati.
Il comandante disse, Lasciatelo lì, che ci pensino quelli di Betania a sotterrarlo, o se lo mangino i corvi, ma prima guardate se ha qualcosa di valore, e i soldati lo frugarono, ma non trovarono niente. Neanche una moneta, disse uno, Non l’hanno pagato per la denuncia, mormorò Gesù…
Alla fine entrarono a Gerusalemme.



Josè Saramago
da Il Vangelo secondo Gesù Cristo

1991- Evangelho segundo Jesus Cristo

 
 
immagini:
Beato Angelico -Arresto di Cristo 1450
Suicidio di Giuda- scultura 1620
Mappa di Gerusalemme di Lucas Brandis di Schass -1475

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi