Qui non mi trovate,
io qui non ci sono.
Sto nella stanza accanto
dove non c'è nessuno.

13.11.10

QUANT'E' BELLA GENTILEZZA

il 13 novembre 1998 si svolse a Tokyo, il primo congresso del World Kindness Movement.
Scrive la rivista Psychologies, che partecipa alla campagna gentile: " in una società sempre più aggressiva e competitiva, la gentilezza può essere scambiata per debolezza; in realtà è una forza potente, rivoluzionaria, che può cambiare il mondo".

Se  pensate che il mondo sia oramai orientato alla disumanizzazione, vuol dire che avvertite anche voi il bisogno di gentilezza, prima di tutto verso voi stessi, poi verso gli altri e il pianeta intero.



Essere gentili significa essere rispettosi nei confronti di tutto quello che ci circonda: persone, animali, ambiente.

Facciamo tramontare l’era dell’aggressività e del ciascuno per sé.

Essere gentili attiva anche un processo di miglioramento nell’esistenza di tutti.

La gentilezza è segnale  di forza interiore e una forma alta di intelligenza.

Non aspettiamo di correre quando ci sono le emergenze: la gentilezza si manifesta principalmente nelle piccole cose e contribuisce ad innescare grandi cambiamenti.

Chi sta avanti l’ha già capito e già sta affrontando la vita con più dolcezza, più comprensione e più attenzione verso gli altri.

La gentilezza è un’attitudine e come tale si può apprendere ed insegnare.

E' facilmente contagiosa, quindi il buon esempio può valere più di qualsiasi lezione o regola.



Ronnie Cutrone - Artista della Pop Art americana - New York 1948

DECALOGO DELLE PERSONE GENTILI


- Noi regaliamo un sorriso non solo quando stiamo chiedendo un favore ma ancor più quando lo stiamo facendo.
- Non manchiamo di sottolineare il nostro apprezzamento a quelle persone che svolgono in modo efficiente il loro lavoro.

- Non alziamo i toni nemmeno quando discutiamo e anche se non siamo d’accordo con l'interlocutore evitiamo di farlo sentire un perfetto idiota.
- Se qualcuno cerca di passarci avanti in coda, lo informiamo pacatamente che la fila sta dietro di noi.

- Offriamo un’assistenza valida a chi si è perso o chiede un’indicazione, anche se ciò può costarci parecchi minuti del nostro prezioso tempo, e ancor di più se si tratta di uno straniero.

- Guardiamo negli occhi gli anziani, i reietti, gli sfortunati per toglierli dalla loro invisibilità e scaldar loro un po’ il cuore.

- Scherziamo bonariamente con i ragazzi che hanno atteggiamenti sfrontati o villani, li distraiamo con qualche domanda estemporanea, tipo " scusa sai mica dove si prende il 12?" Di solito, sentendosi messi sul nostro stesso piano, cambiano velocemente atteggiamento.

- Porgiamo il buongiorno arrivando al lavoro,  e salutiamo sempre gli astanti quando entriamo in un negozio, in una sala d’attesa, in banca, alla biglietteria ecc.
- In prossimità delle strisce pedonali deceleriamo con anticipo di modo che i passanti capiscano le nostre intenzioni.
- Non accettare mai provocazioni è invece una gentilezza che facciamo prima di tutto a noi stessi.
                                  

                                                                                           *
*
E chi più ne ha, più ne metta............

2 commenti:

  1. "- Non alziamo i toni nemmeno quando discutiamo e anche se non siamo d’accordo con l'interlocutore evitiamo di farlo sentire un perfetto idiota."

    Spesso si predica bene e si razzola male.

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  2. Che vuole, nessuno è perfetto.
    Si figuri io...

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