Qui non mi trovate,
io qui non ci sono.
Sto nella stanza accanto
dove non c'è nessuno.

15.9.10

E CHE SFIDA SIA!


 Dal medesimo soggetto d' ispirazione (una vecchia lettera ritrovata in fondo a un cassetto) ecco due suggerimenti poetici scritti in simultanea, attingendo liberamente alla fonte.
Costruiti utilizzando note comuni seppure con variazioni diverse, seguendo ciascuno il proprio stile e la propria identità distintiva oltre a una personale musica interiore, danno origine, quasi senza volerlo, a una piccola sfida letteraria ...E allora che sfida sia!




SPRAZZO DI VERDE SULLA MONTAGNA

Non è più il gioco che cerco,
non più l’eccezione,
non le grandiose immagini inebrianti
e rutilanti, che penetrano la mente
e travolgono i sensi.
Si è capovolto il mio mondo di luci e colori,
ed è emerso un gelido vuoto inatteso
e un buio profondo, là dove
c’erano stati carnevale e sogni senza confini.
Vorrei essere stato meno ciarlatano e meno giocoliere
al tempo che mi regalava ore spensierate.
Ora sogno un forte appiglio, un porto sicuro,
che mi faccia sperare e lasciare alle spalle
questi ultimi anni turbolenti, che pensavo felici,
ma che nell’anima hanno seminato
un vago senso d’incompiuto
ed un gran bisogno di calma e certezze.
Ora guardo quello spiazzo di verde sulla montagna
e ti penso.

FABRICIO LUIZ GUERRINI  

                
LETTERA 
.
Nel silenzioso pomeriggio estivo
tempestato di accecanti bagliori,
fra un palpitare di foglie,
fisso dalla finestra
il verde spiazzo sulla montagna di fronte,
e ti scrivo.
.
Chissà se aspetti ancora le mie lettere:
siamo cresciuti, io e te.
Vorrei già strappare il foglio e cancellarti,
restarmene immobile, lontana,
dimenticarmi l’infanzia,
e le cupe smorfie del disincanto.
.
Il mio universo acerbo di colori e di luci
s’è capovolto ormai.
È un cono d’ombra il mio rifugio.
Finiti il carnevale e i sogni,
resta un irrequieto pensare.
.
Non più al gioco o all’eccezione
invoco di strapparmi
ai grigi artigli della noia.
.
Da un angolo remoto del mondo
mi giunge quel richiamo fatale
per cui non esiste biglietto;
e come un puledro fremo e scalpito,
e prendo a calci le porte della mia prigione.
.
Se fossi stata meno ciarlatana
e giocoliera col tempo
che regalava ore felici,
troverei oggi  una mano
su cui posare la mia fronte stanca,
che mi allontani dal senso d’incompiuto.
.
Ruggisco come lontano il mare,
affannato a lucidare i soliti sassi.
Dalla finestra aperta oltre le foglie
mi fissa lo spiazzo verde sulla montagna.
Ti ho scritto perchè, scusami,
solo pensarti oggi non bastava.


mca
.
,

14 commenti:

  1. Beh! Hai giocato davvero bene le tue carte. Io ho colto solo l’attimo, tu, su quel attimo, hai scritto un racconto. Il mio testo è più scorrevole ed immediato il tuo incoraggia a soffermarsi, a meditare. Ai punti vinci tu, com’è giusto che sia. Un caro saluto, Fabricio

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  2. cris @ fabricio
    eh, non è valido fare i giudici di se stessi, noi siamo gli esaminandi.

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  3. Gentile Cristina – vede, stavolta mi comporto bene! -, evidentemente lei ama le sfide!! Prima mi ha sfidato con Rimbaud, ora ha sfidato il signor Guerrini con, se ho capito bene, una interpretazione poetica di una vecchia lettera. Ma qui nasce un problema: chi ha scritto la lettera e a chi essa era indirizzata. Se era una lettera di terzi a terzi, la sfida è perfettamente valida. Se era una lettera di uno di voi ad un terzo, allora quello di voi che l’ha scritta è avvantaggiato perché può più facilmente riandare a quelle emozioni. Se poi la lettera è stata scritta da uno di voi all’altro, allora entrano in gioco rapporti di forza interpersonali – chi ha fatto soffrire chi – oppure – chi ha fatto felice chi – oppure - siete amanti o marito e moglie -. Per permettere ad un esterno di potersi formare un giudizio su questa pubblica sfida, qualche informazione in più sarebbe utile, anche perché i testi sono davvero assai diversi.

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  4. Perdoni, ho dimenticato di salutare e firmare. Amedeo, of course. Cari saluti.

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  5. Strana questa sfida. Comunque la trovo illuminante. Lui, l’uomo, vive l’emozione in un attimo, come quando fa l’amore. Pochi, forti ed intensi versi…ed è subito sera. Lei, la donna, la storia deve viverla e raccontarla sino in fondo, assimilare anche il contesto ambientale, e dire che non basta, non basta, non basta solo pensare, bisogna anche renderla reale, viva, lì sulla carta. Viva le donne.
    Irrisolta Brambilla

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  6. Ma cchè stai à d’ii, Irrisolta?? Si vede lontano un miglio che lui l’ama, quella della montagna, magari l’aveva lasciata ed ora la rivuole, il poveraccio. Mentre per lei si tratta di un amico d’infanzia e gli scrive per consiglio per combattere la noia. Lui soffre perché vorrebbe riordinare la vita, lei è solo arrabbiata perché s’annoia e il tempo passa. Io, per me, dico, viva gli uomini!
    Sora Lella 75

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  7. Irrisolta, un tubo ed è subito sera. Un classico stereotipo. E’ vero, noi siamo più semplici e deboli di voi, ma non è meno forte la sofferenza. Voi avete una maggiore dialettica interna, come i partiti, sapete autorisolvere i problemi, malgrado il tuo originale nome. Lei gioca per noia, lui era felice, ma ora è solo, lui soffre, lei ruggisce. Lei se la caverà, lui chissà.
    Biagio Dormincasa

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  8. Ho visto che sono apparsi numerosi commenti, ma non il mio. Evidentemente è stato cassato, per motivi che non riesco a spiegarmi,non era certo offensivo e poneva un problema che meritava un chiarimento. Odio la censura, specie quando è gratuita, fa emergere un tipo di mentalità ambigua e sfuggente, poca lealtà e trasparenza. Questo è perciò un addio a questo sito, che di sicuro non rimpiangerò.
    Amedeo Trutti-Amedei di Liscabona

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  9. mca@Amedeo Trutti Amedei di Liscabona
    Gentile Amedeo Trutti ecc ecc
    Lei è veramente un po’ troppo categorico, lo sa? Prima di sbottare, rifletta sempre un minuto, per evitare di tranciare conclusioni inopportune, e impari a domare il suo carattere se vuole convivere democraticamente nel blog, di cui evidentemente le sfuggono le problematiche più terre-à-terre.
    Esca dal suo aristocratico palazzo nobiliare dove se ne sta annidato nel suo scranno di giudice a disciplinare chi le capita a tiro e osi varcare la soglia di questa più modesta magione che accoglie le voci di tutti, in special modo quelle , degli inascoltati, dei diseredati e dei deboli. Qui il dispotismo è mal tollerato: se vuole restare, saremo tutti contenti che resti, se vuole andare, mi dispiacerà, ma non faccia complimenti, che qui nessuno intende trattenerla contro la sua volontà. Questo è un blog per gente che si sente innanzi tutto libera.
    La realtà non sempre corrisponde alla prima superficiale impressione, spesso ci traggono in inganno proprio le nostre stesse predisposizioni caratteriali.
    Tanto per cominciare proprio a lei pensavo, giusto qualche giorno fa, visto che non si avevano più sue notizie, e mi chiedevo se non se ne stesse per caso – beato lei - a panza all’aria su un’amaca in qualche bell'atollino dell’oceano indiano, cullato dalle onde o dal vento o da qualche ninfa amorosa: in fondo siamo ancora in pieno periodo vacanziero - a parte che lei non da proprio l’impressione di essere vincolato a periodi canonici ma piuttosto uno che se ne può andare dove vuole quando meglio gli pare.
    Sono quindi rimasta ancor più sorpresa dalla sua inspiegabile lagnanza per non aver trovato concesso il giusto spazio al suo commento. Allora mi sono ricordata di un avviso di Google che ultimamente i messaggi sospettati di spam li invia dritto filato ad una apposita cella, che io chiamo gattabuia, dove possono rimanersene segregati anche per sempre, se non si va a controllare, come successe alla progenie di re Manfredi.
    Fino ad oggi questo inconveniente non si era ancora presentato. Sarebbe bastato che lei scrivesse pacatamente: “ non vedo pubblicato il mio commento, a cosa devo tanta fortuna?”
    Oppure “ho detto qualcosa che l’ha per caso urtata?” O ancora, “mi addolora una cifra essere ignorato da lei… "
    E così si sarebbe chiarito tutto in fretta, senza bisogno di esacerbare i toni.
    Ma le chiedo: se poi capitasse di venire davvero censurati, perché farne un dramma e lanciare minacce di defezione; non si può pretendere di stare al centro dell'attenzione o d'imporre a tutti i costi le proprie idee. Non sa quanti commenti inviati da me ai blog dei quotidiani vengono tranquillamente cestinati, senza che per questo io senta subito l’impulso di trasformarmi in una troll, cosa peraltro severamente proibita dall’etica dei forum.
    Per quanto riguarda la “censura”, come già ebbi modo di affermare in altra circostanza, qui non si censurano le opinioni, caso mai l’ineleganza con cui potrebbero venire argomentate. Saremo dunque liberi Lei di fare tutte le domande che crede, e io di risponderle, se ne avrò voglia..
    Con stima mca
    PS mi dispiace un po' per il tono acceso, ma non avevo un estintore a portata di mano.
    In caso di ustioni venga da me che sono bravissima a soffiare.

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  10. Dormincasa, si svegli!! Lasci stare la dialettica interna al PD e legga con animo sgombro da pregiudizi la poesia di lei. E’ una confessione che fa al suo vecchio amico. Ha scelto di vivere una vita libera, ribelle alle convenzioni, ed ora “Da un angolo remoto del mondo mi giunge quel richiamo fatale per cui non esiste biglietto”. Quindi ripensa a lui, probabilmente più conformista, ma anche più solido e decide di scrivergli. Se son rose fioriranno. La libertà non è tutto, ha anch’essa bisogno di regole e talvolta lo si accetta tardi. Per quanto riguarda lui, è certamente immediato, chiaro,sincero, ma non è chiaro a chi pensa e perché. Forse a qualcuno che gli dirà “te lo avevo detto!!”., senza nulla risolvere.
    Magari nulla di tutto questo, magari è solo uno scherzo della gentile blogger. Saluti,
    Rosario Maria di Salvatore

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  11. mca @Irrisolta
    sììì carissima, viva le donne!
    però diciamocelo, se non ci fossero gli uomini, come faremmo noi a brillare?
    naturalmente è solo una battuta, tengo a precisarlo, prima che le polemiche divampino.
    personalmente gli uomini li detesto in massa, ma ce n'è qualcuno anche di veramente adorabile.
    ciao, continua a seguirmi
    mca

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  12. mca @ Biagio Dormincasa
    gentile Dormincasa, si svegli!
    "Lui" non è affatto solo e non soffre per niente, anzi da quanto afferma è felicissimo e lasciamolo in pace.
    problemi sentimentali non ce ne sono, si è fatto due componimenti poetici, scritti a tavolino come puro esercizio stilistico, che poi si ha pensato di mettere in sfida, sotto lo sprone della rivalità poetica, per capire quale era venuto meglio.
    non ipotizzi inesistenti drammoni, non vada in cerca di fazzoletti umidi, che non ce ne sono, nascosti sotto al cuscino.
    si avverte che lei è una persona sensibile e mi fa tanta tenerezza; noi invece siamo dei cinici.

    Spero di risentirla mca

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  13. mca @ Sora Lella 75
    Sora Lella,
    indirettamente ho già risposto anche a lei.
    se le nostre poesie ispirano drammoni così intensi forse ripeteremo l'esperienza, chissà.
    intanto grazie della partecipazione mca

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  14. mca @ RMDS

    gentile Rosario MdS
    molto interessante la sua analisi. Un bel film, in tempi di mancanza totale di idee, che fa riflettere.
    E' sottinteso però che ognuno, nella interpretazione dei fatti degli altri, ha tendenza a proiettarci le proprie esperienze private.
    per svelare il nostro prossimo, senza dover tanto indagare, il trucco migliore è infatti ascoltare ciò che pensano o dicono degli altri più di ciò che raccontano di sè.

    PS: ma lo sa che la frase " te lo avevo detto" io me la dico sempre da sola?
    Cordialmente, mca

    2°PS: ha notato che entrambi abbiamo dato la sveglia al povero Dormincasa? Amaramente ma troppo tardi mi sono pentita. Se solo avessi letto prima il suo messaggio me ne sarei astenuta, non mi piace infierire.
    D'altra parte quel nome gliele tira proprio certe battutaccie, speriamo sia solo un nick, così magari se lo cambia.
    scusi per le maiuscole non sempre rispettate, è frutto di un'abitudine che di solito mi permetto con gli intimi.
    Con gli estranei è un po'più fuori controllo.

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